Ischia 13 luglio 2009

“Oltre le aspettative, un successo che ha regalato all’isola due serate che ci porteremo nel cuore per molto tempo”, parole ricche di emozioni dette dall’Arch. De Angelis Giovannangelo, che della kermesse ne è stato il fautore e curatore.

La prima delle due serate della seconda edizione del Premio Ischia di Architettura e Corti di Architettura si è svolta nella piazzetta San Girolamo e nella Corte degli Aragonesi, sotto gli occhi attenti di un pubblico di professionisti, appassionati e turisti incuriositi.

Dopo una riunione della giuria protrattasi più di quanto programmato per il buon livello qualitativo dei progetti a concorso, è stata inaugurata la mostra dei lavori presso l’antistante Corte degli Aragonesi.

Il dibattito, moderato dal vice presidente, nonché anchorman dell’Ordine degli Architetti P.P.C. di Napoli e Provincia Giancarlo Graziani, ha visto importanti protagonisti impegnati del mondo dell’architettura quali il critico Luigi Prestinenza Puglisi, il regista Nathaniel Kahn autore del famoso film My Architect, gli architetti Matteo Thun vincitore del premio alla carriera, Giovanni Polazzi dello studio archea, Paola Bovier della S.B.A.A, Silvano Arcamone del Comune di Ischia, Alessia Guarnaccia presidente dell’associazione nazionale giovani architetti, Federico Verderosa dell’Associazione Nazionale Architettura Bioecologica, Renato De Rienzo della Scuola del Cinema di Roma, Ermando Mennella presidente dell’associazione Albergatori di Ischia, e Francesco Conversano regista del film Megalopolis.

Temi e messaggi positivi per invitare gli architetti a concentrarsi di più sulla propria etica e responsabilità, sul rapporto natura-uomo e sul far si che il loro lavoro possa apportare benessere alla collettività.

La cultura della valorizzazione del territorio è stata affrontata come problema anche in termini turistici, non solo per il patrimonio dell’isola ma in generale per tutte le località con le stesse caratteristiche di ricettività.

Al di dibattito è seguita la proiezione del film Megalopolis, un viaggio documentario sulle sei megalopoli di Los Angeles, San Paolo, Il Cairo, Shenzhen, Karachi, Tokyo.

La seconda serata ha visto trionfare la bellezza dell’Albergo Regina Isabella e della sua magica baia dove, grazie alla collaborazione dell’Ischia Film & Music Global Fest di Pascal Vicedomini, è stato proiettato sulla parete della montagna, con intorno i riflessi del mare, davanti ad una platea numerosa, il film candidato all’Oscar “My Architect” di Nathaniel Kahn.

A seguire si sono avute le premiazioni dei vincitori del concorso e dei premi speciali della giuria.

A premiarli nomi eccellenti quali il cantante Tony Renis, l’assessore regionale al Turismo Riccardo Marone, ed il neo presidente dell’Ordine degli Architetti di Napoli Gennaro Polichetti. Ad essere premiati l’Arch. Matteo Thun (premio alla carriera), il regista Francesco Conversano (premio speciale della giuria per l’opera Megalopolis), il regista Nathaniel Kahn (premio Luchino Visconti dell’Ischia Film & Music Global Fest), ed i vincitori del concorso nazionale.

Un’evento che assume sempre di più le caratteristiche di appuntamento nazionale a cui non mancare, quale riferimento per gli architetti che abbiano realizzato opere nel mondo della ricezione turistica.

La serata è terminata con un ricordo del compianto Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, arch. Raffaele Sirica, scomparso di recente, alla quale memoria è stata dedicata questa edizione.

“Un particolare ringraziamento và fatto agli sponsor che hanno permesso tutto ciò: Rehau, Weber, Pozzi Ginori, Viabizzuno (che ha illuminato le due serate), Econom Ferro e Regine idraulica & ceramiche; parimenti và ringraziato Pascal Vicedomini per la grande possibilità che ci ha dato, ed infine lo staff del Regina Isabella capitanato dal sig. Eroico” ha concluso l’Arch. De Angelis dopo aver ringraziato tutti i giovani architetti del comitato organizzatore che l’hanno aiutato in questa bella avventura (Daniela Marino, Simone Verde, Lucia Regine, Marita Francescon, Morena Miglio e Luisa Vitale).

La speranza ed augurio e che a questa edizione ne segua un’altra ancora più emozionante ed importante.

I vincitori del concorso Premio Ischia di Archittetura:

Sezione Premio Ischia di Architettura (over 40):

1° Classificato: Stabilimento Balneare Como – Arch. Marco Castelletti

2° Classificato: Mon Hotel, business hotel a Casoria (NA)– Arch. Francesco Scardaccione.

3° Classificato: Restyling Ecologico di un Design Hotel_Grand Hotel Garden a Barile (PZ) – Arch. Adriana Labella

Sezione ANGiA (under 40):

1° Classificato: Un giardino sul mare, Procida (NA)– Arch. Colomba Sapio

2° Classificato: Hotel ristorante Grecale, Porto Cesareo (LE) – Arch.tti Mauro Lazzari, Marta Montinari, Marco Lazzari, Juri Battaglini, Gaetano Fornarelli

3° Classificato: Non assegnato

Seziona ANAB (Sostenibilità):

1° Classificato: Il bivacco al pian Vadà, Aurano (Verbano Cusio Ossola) – Arch.tti: Carlo Ghisolfi, Giancarlo Paolino, Luciano Uccelli.

2° Classificato: La cultura dell’ Ospitalità, Presicce (LE) – Arch.tti: Peluso Vincenz, Pizzolante Sandra, Stendardo Gilberto Salvatore, Bello Salvatore

3° Classificato:Piccolo edificio cinqucentesco, (NA) – Arch. Antonio Giuseppe Martiniello

Sezione Luce:

Hotel Zollinger, Forio (NA)– Arch. Angela Amalfitano

I vincitori del concorso Premio Corti di Archittetura:

Primo premio: Gruppo 11

Sembra raccontare piccole storie e aspetti minori dell’esistenza.

Il tempo è nostro e qui il tempo è diventato una dimensione dello spazio, una distesa orizzontale. Attesa, noia, solitudine: orrore.

Mitigare l’orrore della vita umana rinchiusa in quella immensa macchina che è la città è compito dell’architetto, secondo Wright.

Secondo premio: Let’s sit down and talk

Designer a tempo determinatissimo. In uno spazio inutilizzato e a disposizione per poche ore, si recuperano oggetti “esauriti” ma con funzioni “in nuce”. Nel gioco e col gioco gli oggetti assemblati assumono una nuova “forma” in base alla “funzione” trovata ed attribuita.

Menzione speciale: Visioni

Con movimenti di scena, abili proposte mimiche e suggestive coreografie si esaltano strutture architettoniche abbandonate e capannoni industriali smessi che assurgono a scheletriche quinte teatrali, vividi fondali, vera e propria scenografia essenziale.