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- Giugno 19, 2014
Ogni intervento di trasformazione del territorio non può prescindere da un’analisi dello stato dei luoghi, che includa non solo aspetti più strettamente territoriali ma, anche, aspetti sociali ed economici.
Il litorale Domitio, scenario dell’oggetto della presente ricerca, ha subito profonde aggressioni per il perseguimento di uno sviluppo economico che non è mai avvenuto. Esso ha invece inciso negativamente sull’evoluzione sociale, condannando i suoi abitanti e il territorio stesso ad uno stato di degrado e di abbandono.
Una ripartenza per questo territorio è possibile, ma essa non può prescindere dalla presa di coscienza delle potenzialità del paesaggio, da una parte e da azioni sinergiche condivise dalla collettività, dall’altra, ma, soprattutto, da una pianificazione adeguata che indirizzi gli interventi nell’ambito della legalità.
La sfida della sostenibilità, com’è noto, si gioca su tre ambiti generalmente definiti come ambiente, economia e società. E’ necessario intervenire sinergicamente su ognuno di questi aspetti per produrre un concreto cambiamento, creare di posti di lavoro e integrazione sociale, realizzare un reale risparmio energetico attraverso anche il recupero del patrimonio edilizio.
Tema centrale di questo lavoro è l’analisi di uno di questi aspetti, quello della riqualificazione ambientale attraverso il recupero e l’efficientamento energetico degli edifici, ben consapevole, però, che agire solo in questo senso sarebbe riduttivo e non produrrebbe gli effetti sperati.
OBIETTIVI DEGLI INTERVENTI DI RETROFIT:
– migliorare il comfort degli ambienti interni
– contenere i consumi di energia
– ridurre le emissioni inquinanti e i relativi impatti sull’ambiente
– utilizzare in modo razionale le risorse, attraverso lo sfruttamento di fonti rinnovabili in sostituzione dei combustibili fossili
– ottimizzare la gestione dei servizi energetici
IL PROGETTO DI RETROFIT FUNZIONALE, TECNOLOGICO E AMBIENTALE DI UN EDIFICIO TURISTICO- RESIDENZIALE
L’edificio oggetto dell’intervento di retrofit è un edificio a funzione turistico – residenziale chiamato “Residence Italia”.
Costruito a venti metri dal mare, tra il 1984 e il 1985, oggi risulta dismesso. Esso consta di due corpi attigui non comunicanti fra loro: un residence e un ufficio vendite.
Dal punto di vista distributivo, esso presenta diverse problematiche. Il primo inconveniente è quello tipico degli edifici a torre, ovvero quello di avere in quasi tutte le abitazioni una sola esposizione, creando difficoltà anche nella realizzazione dei vani.
Prima di realizzare qualsiasi intervento bisogna analizzare lo stato di fatto dell’edificio. L’analisi avviene secondo i seguenti step:
– STUDIO DELL’ILLUMINAZIONE NATURALE
– ANALISI DISTRIBUTIVA
– ANALISI DEL DEGRADO IN FACCIATA
– SODDISFACIMENTO DEI REQUISITI (UNI 8292 – 1983)
– SODDISFACIMENTO DELLE CLASSI ESIGENZIALI (UNI 8289 – 1981)
– ANALISI DEGLI STRUMENTI URBANISTICI VIGENTI
Una volta studiate le criticità è possibile definire le priorità d’interventi:
– MIGLIORARE IL COMFORT ABITATIVO – RIDURRE I CONSUMI – ADEGUARE ALLE ESIGENZE ABITATIVE DELL‘UTENZA – SODDISFARE I REQUISITI INDIVIDUATI – INTEGRARE PIU’ FUNZIONI IN UN UNICO ORGANISMO EDILIZIO – MIGLIORARE LA QUALITA’ FORMALE DELL’EDIFICIO
Vegono proposti interventi di abbattimento delle chiusure verticali in quanto non in grado di soddisfare i requisiti di isolamento, che verranno poi sostituiti da pareti di tipo curtain wall con sistemi costruttivi a secco.
Per quanto riguarda la distribuzione è stata realizzata una razionalizzazione degli spazi, progettando tre tipi di abitazioni tipo strutturate secondo quattro quadrilocali sui quattro lati, e otto duplex di cui quattro bilocali e quattro monolocali per far fronte ad un’esigenza abitativa variegata.
I sistemi di retrofit posti in essere hanno l’obiettivo di assicurare un raffrescamento estivo ed un riscaldamento invernale attraverso sistemi passivi e di produrre energia elettrica e termica grazie a sistemi di captazione dell’energia rinnovabile.
La facciata risulta completamente modificata: sono stati scelti pannelli di grc per chiusure opache chiara per il basamento. La serra è una struttura auto-portante che si aggancia al solaio preesistente, attraverso un particolare sistema a secco illustrato successivamente. Le due facciate a curtain wall, esposte a sud, sono schermate con pannelli di acciaio verniciato, forati. Essi hanno un sistema di scorrimento su binari, orizzontalmente, per quanto riguarda le abitazioni singole, e verticalmente per quanto riguarda i duplex.
Infine qui si vede l’integrazione di funzioni, da due funzioni ben distinte e non comunicanti, ad 1 unità strutturale definita nella quale vi sono varie funzioni con accessi separati ma comunicanti: un bar, una spa, e un residence.
AZIONI DI RETROFIT INTRODOTTE:
1. SERRA SOLARE
2. CAMINI DI VENTILAZIONE
3. SISTEMI SOLARI ATTIVI
4. SCHERMATURE
5. INFISSI A TAGLIO TERMICO
6. COIBENTAZIONE
7. IMIPIANTI ECO- EFFICIENTI
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