L’esito del concorso PIDA 2018

By 10/09/2018News

La giuria che ha valutato i progetti in gara è stata cosi composta: Luigi Prestinenza Puglisi (presidente), Luca Gibello, Francesco Pagliari e Federico Spagnulo. La selezione degli elaborati ha portato alla definizione di tre finalisti (in ordine casuale, il vincitore verrà proclamato durante il fine settimana clou dell’evento): Franco Tagliabue e Stefania Saracino con il progetto Casa Riga con agriturismo a Comano Terme; Alessio Princic con Villa Verde Hotel & Resort; Gaetano Manganello con Alba Palace Hotel.

Per la sezione SPA invece va una menzione speciale per la migliore realizzazione allo studio DE8 per le nuove terme di San pellegrino ed a seguire la Urban SPA degli architetti Ferrucci Vitale. Nella sezione PIDA sisma e PIDA Sisma recupero, menzioni speciali sia per il progetto “Università della Preghiera – ONLUS, Casa Dono di Gesù – L’Aquila” di Antonio Giuseppe Martiniello ed Angela Amalfitano, sia per la riqualificazione di un antico fienile ad Ovindoli realizzata da Alberto Giobbi.

I PREMI SPECIALI DELLA GIURIA

Ogni anno la giuria sceglie dei nomi a cui dare i relativi premi speciali.

PIDA internazionale

– premia l’architetto che si è distinto nel mondo per la realizzazione di opere di qualità; Quest’anno il premio va all’Arch. Atsushi Kitagawara

PIDA carriera

– premia l’architetto che si è distinto per la qualità nella realizzazione di Hotel e SPA. Quest’anno il premio va all’architetto Federico Spagnulo;

PIDA speciale ricostruzione

– premia l’architetto artefice di uno più opere realizzate in aree oggetto di ricostruzione post sisma in Italia. Quest’anno il premio va all’arch. Mario Cucinella;

PIDA giornalismo

– premia il giornalista o l’autore che ha maggiormente contribuito alla promozione dell’architettura; Quest’anno il premio va all’arch. Marco Maria Sambo;

PIDA fotografia

– premia il fotografo d’architettura che abbia raccontato ed esaltato attraverso le sue immagini il lavoro dell’architetto; Quest’anno il premio va all’arch. Alessandra Chemollo.