Donazione ed inaugurazione opere d’arte “Infinity Seat” di Ian Ritchie al porto di Forio e “Ma Noo”di Guido Scarabottolo al porto Casamicciola

By 24/06/2023News

L’associazione PIDA dal 2008 si è inserita nel panorama culturale dell’architettura internazionale con le sue attività di promozione sull’isola attraverso premi, workshop, convegni e donazioni (in collaborazione con il Prof. Marco Imperadori del Politecnico di Milano e vari sponsor) di opere di architetti ed artisti di fama internazionale. Per ricordarne qualcuna, nel 2019 fu donata la scultura in legno “Byobu Casamicciola” dell’Arch. Atsushi Kitagawara posizionata in area antistante il municipio (ora inagibile di Casamicciola), cosi come l’anno scorso la scultura “Iwakura Musashino” dell’arch. Kengo Kuma al Comune di Forio nella nuova piazza sul porto.

Con questo intento e con lo spirito di dare un messaggio di aiuto simbolico all’intera comunità isolana ed in particolar modo a quella casamicciolese, grazie al grande altruismo dimostrato in questi anni dal Prof. Imperadori, dallo sponsor Pedretti Graniti, dalla sensibilità dell’artista Guido Scarabottolo, sabato 24 giugno ore 19 nella piazza antistante il Municipio di Casamicciola verrà inaugurata la scultura “Ma Noo”, un opera ritagliata da un blocco di Tonalite dell’Adamello di 32 Qli di dimensioni 135*242*45h che rappresenta una mano aperta tesa ad aiutare la popolazione. Verrà posizionata orizzontalmente nell’area pedonale del centro storico nei pressi della banca Intesa ed acquisirà anche funzione di panca.

Infinity Seat nasce dall’idea dell’architetto Ian Ritchie che ha voluto collegare due luoghi bellissimi e a lui molto cari: Arte Sella e Ischia. Quest’ultima verrà posizionata sulla terrazza sovrastante il porto del nuovo piazzale Cristofaro Colombo.

Il destino recente ha riservato vicende simili, la tempesta Vaia in Valsugana e la frana del Monte Epomeo a Ischia. Situazioni climatiche estreme che ci fanno riflettere sull’impatto dell’uomo sulla Natura e su come gli ecosistemi siano fragili di fronte a eventi di portata così forte.

L’arte e il design possono solo fare riflettere ognuno di noi e Ritchie lo fa attraverso due panche sinuose a S che, unite, definiscono il simbolo dell’infinito e suggellano la bellezza montana di Arte Sella e quella marina di Ischia, dove il gruppo PIDA ha deciso di posizionare alcune opere di autori collegati proprio ad Arte Sella in una sorta di gemellaggio di bellezza.

Attraverso Infinity Seat possiamo quindi leggere un messaggio di speranza, unione e resilienza, dove sedersi e riflettere ammirando la forza e bellezza della Natura.

Le panche, che a tutti gli effetti hanno un valore scultoreo autonomo rispetto alla loro funzione, vengono posate nel mese di giugno sia ad Arte Sella che ad Ischia per celebrare il solstizio estivo, tanto caro a Ian Ritchie che nacque il 24 giugno.

Dal punto di vista tecnico si tratta di una struttura fatta da un foglio di acciaio inox austenitico dello spessore di 10 mm, tagliato al laser e ripiegato per dare la forma a S (e la sua speculare) in modo che, idealmente, unite creino il simbolo dell’infinito (che è anche legato all’eterna riciclabilità e durabilità dell’acciaio inox). Questa lamiera, che funge da schienale, è stata poi trattata con un processo di “shot peening” (bombardamento con sfere d’acciaio) per renderla satinata e autopulente.

La seduta è invece in granito Tonalite dell’Adamello, proveniente dalla Cava Ponte Rosso di Carisolo. La lista lapidea, ottenuta con taglio al diamante e lunga circa 300 cm, perfora la lamiera inox e sbalza alle due estremita creando 4 possibili sedute, orientate secondo viste differenti.

A Arte Sella Infnity Seat è stata posta a Villa Strobele sul prato del parco, in contrasto dialettico con le vicine opere che da essa sono ammirabili così come la possente montagna retrostante e l’altipiano di Asiago in lontananza.

A Ischia sarà posta nella piazza di Forio, vicino alla fontana di Kengo Kuma, con possibilità di ammirare il mare infinito o il Torrione.

Tutte le lavorazioni sull’acciaio inox sono di MANNI Inox (MANNI Group) mentre quelle sul granito Tonalite dell’Adamello sono di Pedretti Graniti.

Le iniziative sono state possibili grazie al contributo della Fondazione Pesenti ETS che ha mostrato grande sensibilità verso la popolazione di Casamicciola pagando il trasporto dell’opera di Scarabottolo da Pinzolo fino all’isola.  Quest’ultima sponsorizzò la scritta del Padiglione Vaticano “Il viaggio della Parola, Non di solo pane” a Expo 2015 posizionata sul torrione di Forio nel 2021 e che verrà presto posizionata al Faro di Punta Imperatore. Tutte le opere insieme definiranno un itinerario artistico, pensato con Arte Sella e PIDA, detto Percorso dei Feaci.

Le opere sono patrocinate da Arte Sella, importante rassegna di arte contemporanea nella natura, che si svolge in val di Sella, nel comune di Borgo Valsugana, con la quale da anni, grazie al Prof. Imperadori (responsabile scientifico Architettura) ed al presidente Giacomo Bianchi sta nascendo una sorta di gemellaggio d’arte.

Un caloroso ringraziamento va alle due amministrazioni comunali che per il tramite dei loro sindaci Giosi Ferrandino e Stani Verde hanno permesso il realizzarsi delle iniziative.

Guido Scarabottolo

Grafico, illustratore e autore

Tra le sue prime e più durature collaborazioni vanno segnalate, negli anni ottanta, quella con L’Europeo, a partire dalla direzione di Lamberto Sechi, e quella con Italo Lupi per Abitare. Nel 2000, in collaborazione con la galleria l’Affiche, inizia a pubblicare un Calendario la cui produzione è tuttora in corso[1]. Dal 2002 al 2015[2] ha curato la grafica delle copertine Guanda illustrandone gran parte; con questo editore, nel 2005, ha poi pubblicato la graphic novel Una vita. Romanzo metafisico (testi di Giovanna Zoboli) e, nel 2006, Note, in occasione della mostra di inediti e copertine ospitata contemporaneamente nelle librerie Feltrinelli di otto diverse città italiane. Attualmente i suoi disegni appaiono su Internazionale e sul domenicale de Il Sole 24 Ore, sul New Yorker e il New York Times.

Dopo l’esperienza di autoproduzione dei Libri a naso, condotta con Giovanna Zoboli e Paolo Canton, con l’editore Topipittori, su testi di Giovanna Zoboli, pubblica i volumi per bambini Di notte sulla strada di casa, Due scimmie in cucina, Cose che non vedo dalla mia finestra e, nella collana “Gli anni in tasca”, illustra Gli amici nascosti di Cecilia Bartoli. Nella collana “PIPPO” (Piccola Pinacoteca Portatile), nata dall’idea di una sua mostra a Givigliana, Quadri, quadretti e animali, con testi di Marta Sironi.

Per Prìncipi & Princípi, casa editrice fondata da Andrea Rauch, illustra Pinocchio, il Diario di Eva di Mark Twain e Il diavolo nella bottiglia di Robert Louis Stevenson. Per le romane Vànvere edizioni, oltre a disegnarne il logo, realizza Bestiario accidentale e Manifesto segreto. Con l’associazione culturale Tapirulan pubblica Elogio della pigrizia e Sotto le copertine. Con le produzioni librarie La Grande Illusion, per cui ha anche curato la grafica dei libri di altri autori, ha pubblicato Macchie solari, Prontuario Iconografico per il designer contemporaneo, Smarrimenti e Viaggio in Islanda[3]. Per Lazy Dog Press I ragazzi del bazar di Kashan.

Mostre ed esposizioni

Ai suoi lavori sono state dedicate numerose mostre in Italia e all’estero. Tra le più recenti: nel 2008 Tempo perso presso la Galleria L’Affiche di Milano e Altro tempo perso alla D406 Arte contemporanea di Modena; nel 2009 Undici disegni a caso e una storia alla fondazione Querini Stampalia di Venezia e Pinacoteca Portatile a Givigliana, nello stesso anno partecipa a Sketchbook Obsessions, una collettiva nella sede del New York Times; nel 2010 Desenhar desenhos a Macau, Elogio della pigrizia a Cremona e Ferrara e Sotto le copertine a Parma, Castiglioncello e Fiesole; nel 2014 Diario Piccolo nell’ambito di Lucca Junior; nel 2015 Wish in contemporanea presso l’Expo 2015 milanese e la Galleria L’Affiche; nel 2016 Smarrimenti a Palazzo Blu a Pisa (riproposta, l’anno seguente, alla Mediateca Montanari di Fano e quindi, in occasione del settecentenario dantesco del 2021, presso il Salone teresiano della Biblioteca universitaria di Pavia), Cover revolution, presso gli Istituti italiani di Cultura di New York e Dublino, Signs allo spazio BASE di Milano e Io disegno con Bau a Sarmede; nel 2017 Viaggio in Islanda in occasione del Trento Film Festival (riproposta nello stesso anno al Treviso Comic Book Festival) e I ragazzi del bazar di Kashan da Mutty[4] a Castiglione delle Stiviere.

Ian Ritchie

Ritchie, Ian. – Architetto inglese (n. Hove, Sussex, 1947). Dopo una serie di collaborazioni con architetti, tra cui Norman Foster, nel 1981 ha fondato lo studio Ian Ritchie Architects e nello stesso anno è stato tra i fondatori della società di ingegneria Rice Francis Ritchie (RFR), con sede a Parigi. Il suo lavoro si è segnalato a livello internazionale per le scelte innovative basate su tecnologie all’avanguardia, soprattutto del vetro strutturale. Particolarmente note, a questo proposito, sono le serre della Cité des sciences a La Villette, Parigi (in collab. con A. Fainsilber e P. Rice, 1985), le torri di vetro per il Museo Reina Sofía a Madrid (1990) e la galleria centrale della nuova Fiera di Lipsia (in collab. con V. Marg, 1996). Tra i suoi lavori recenti: The Spire a Dublino (1998-2003); la scultura Alba a Milano (2000-01), realizzata con 120 km di fibre ottiche; il Plymouth Theatre Royal a Cornwall (2003); il RCS Courtyard Theatre a Stratford-upon-Avon (2004-06); la King Salomon Academy a Westminster, Londra (2006-08). Ha ricevuto il RIBA award per il Regatta Center di Londra nel 2000 e la sua autobiografia, Being: an architect, è stata pubblicata nel 2012