Ischia 21 luglio 2012
Ieri sera nella suggestiva cornice dell’anfiteatro della Villa La Colombaia si è svolta la serata conclusiva “La notte dei workshop PIDA”.
Dopo i saluti di Francesco Regine, sindaco del comune di Forio e di Massimo Bottiglieri, coordinatore della Fondazione, sono stati presentati al pubblico i risultati dei due workshop di progettazione promossi dall’Associazione PIDA presieduta dall’architetto Giovannagelo De Angelis e dei lavori di risanamento di un vano al piano terreno della Colombaia gratuitamente offerti dai mecenati del premio: La Weber, Celestino Vuoso Costruzioni e EdilForio.
Il workshop progettuale sul recupero di Piano Liguori, coordinato dagli architetti Michael Obrist e Peter Zoderer, soci dello studio FELD72, coadiuvati dagli architetti Mattia Leone e Federico Verderosa ha elaborato una proposta di albergo diffuso generata da un’analisi specifica del luogo.
Gli architetti Chiara Acampora, Giulia Forestieri, Michela Luppino, Micol Rispoli, Valeria Pellacani, Nicola Porta, Michele Salvia hanno proposto soluzione per rendere fruibili le altrimenti inaccessibili aree della zona. Il mulo antico/moderno mezzo di trasporto diventa la chiave di accesso al luogo. Una volta giunti, si lascia ogni oggetto personale, si riceve un kit di sopravvivenza e ci si immerge nell’esperienza: nuovi percorsi che si inseriscono in quelli già esistenti, lo spazio tra le case che diventa una hall o una lobby, la cisterna che è uno spazio di aggregazione tra le persone, i tetti piani che si trasformano in piscine, belvedere, oasi di sosta e riposo. Di qua e di là una stanza che non è una stanza, un bagno che non è un bagno. “E’ la rigenerazione dello spazio tra le cose” come ha affermato l’architetto Verderosa; mentre Peter Zoderer ha sottolineato che il risultato più importante è stato il dialogo instaurato con i giovani architetti ai quali i direttori del workshop hanno preferito dare suggestioni invece che precise linee progettuali.
A premiare il lavoro svolto è stata la presidentessa del CAI Campania Anna Maria Martorano, il presidente TAM Agostino Esposito, Francesco Mattera presidente della Sottosezione CAI Ischia e da Silvano Arcamone in rappresentanza del Comune di Ischia. Ha portato anche il suo saluto Silvia d’Ambra di Slow Food che ha partecipato ai lavori del workshop.
Il workshop che ha interessato La Colombaia, coordinato dall’ingegnere Francesco Rispoli, dai registi Francesco Conversano coordinatore della progettazione del museo virtuale e Bruno Garofalo coordinatore della progettazione e ottimizzazione degli spazi per lo spettacolo e dai tutor Nicola Zarra, Anna Sirica e Maria Teresa Giammetti ha affrontato il tema della riqualificazione funzionale della dimora estiva del maestro del cinema Luchino Visconti. Gli architetti Filippo Celardo, Delia D’Argenzio Angela d’Ascoli, Marco Maltinti, Alfredo Sannino hanno elaborato un progetto che riorganizza gli spazi interni ed esterni della villa trasformandoli in unicum in cui il visitatore viene virtualmente coinvolto nelle scenografie, nelle fotografie, nei momenti di vita del regista e trasportato in un’esperienza sensoriale su basi didattiche.
Anche l’esterno cambia: l’anfiteatro si libera dalle sovrastrutture, acquisisce elementi tecnici non invasivi, si libera dei sedili che diventano a scomparsa e si trasforma, all’occasione, in una sala da ballo. Tutto intorno all’anfiteatro è riproposto un giardino di ortensie com’era ai tempi di Visconti e come ha suggerito la paesaggista Giuppi Pietromarchi.
A premiare il lavoro svolto dai giovani architetti, il Sindaco di Forio Francesco Regine.
Al fine di valorizzare chi si affida all’architetto per realizzare le proprie opere, da quest’anno nel PIDA viene introdotta una nuova sezione del premio, quella per la committenza. Giovannangelo De Angelis ha assegnato il premio PIDA per la committenza a Maria Polito per l’Hotel Manzi, ed a Luigi Polito per il Garden Club. A seguire Gennaro Polichetti presidente dell’Ordine degli architetti di Napoli, e Celestino Vuoso hanno salutato i convenuti.
L’architetto Mattia Leone ha presentato al pubblico il video sui lavori del workshop della scorsa edizione del PIDA, in cui è stata affrontata la progettazione in chiave ecologica della caserma dei Carabinieri e che è stato presentato a Milano in occasione del salone del mobile lo scorso aprile.
Quest’anno, poi, il PIDA si è arricchito di una nuova partnership con HSdesign e l’iniziativa è stata presentata dall’amministratore Carlo Matthey che ha anche annunciato le prossime attività congiunte al SIA Guest di Rimini dove il vincitore del concorso PIDA per gli alberghi disegnerà una stanza per lo stand di rappresentanza.
Ha concluso i lavori Peter Zoderer, di Feld72 un collettivo di architetti di diversa nazionalità che lavora nei campi dell´architettura, dell´urbanistica e dell´arte. Lo studio ha realizzato numerosi edifici di diversa scala e tipologia, interventi urbani nello spazio pubblico, masterplan e svolto ricerche in un contesto internazionale.
La serata è stata allietata da un concerto jazz in terrazza di Walter Ricci Trio. L’evento è stato organizzato in collaborazione con Ischia Jazz.
Anche quest’anno la manifestazione è riuscita. Molti i contributi degli architetti, dei giornalisti e di tutti i partecipanti giunti da ogni parte d’Italia. Una grande soddisfazione per l’organizzatore Giovannangelo De Angelis che quest’anno ha dato al PIDA un respiro internazionale “Un ottimo risultato, che non avrei mai potuto raggiungere senza la costante ed infaticabile collaborazione di tutti coloro che con me hanno condiviso l’organizzazione di questo evento” vuole precisare Giovannangelo De Angelis. “Voglio ringraziare affettuosamente Lucia Regine, Simone Verde, Andrea Mattera, Daniela Marino, Marita Francescon, Ciro Pesce (Ecoferro), Celestino Vuoso (Costruzioni), Marco Raia (Raia Wood Design), Franco Castagliuolo (Regine), Gaetano e Pasquale Di Spigna (Edilforio), per la dedizione e l’infaticabile lavoro svolto soprattutto durante la settimana finale del premio”.