- Giugno 23, 2014
Trieste Hotel Duchi Vis a Vis
L’albergo storico Duchi d’Aosta si trova sulla Piazza dell’Unità d’Italia che ha visto nel 1954 il ritorno di Trieste all’Italia, ma ha anche ospitato lo scrittore, storico d’arte, Winkelmann nel 1768 nella sua sosta a Trieste e nel quale sarà anche ucciso.
L’albergo rappresenta dunque una parte importante della storia della città ed i suoi ultimi proprietari, la Famiglia Benvenuti ha deciso negli ultimi anni di riqualificare la sua ospitalità attraverso la realizzazione di un primo spazio dehors sulla Piazza Grande, dedicato agli aperitivi ed alle cene d’atmosfera, alla costruzione di un centro benessere ed infine all’importante ampliamento al numero delle stanze realizzato attraverso il restauro e riuso dell’edificio attiguo detto Vis a Vis.
La Proprietà di una singola famiglia, che ha sempre seguito il progetto, è stata determinante nelle scelte mirate a dare una ospitalità sofisticata e di atmosfera ma nello stesso tempo fortemente contemporanea. Inoltre per evitare la banalizzazione di stanze tutte uguali si è fatta una scelta radicale di venti soluzioni diverse per arredi, estetica e planimetria che ha comportato uno sforzo ed un impegno significativo.
Lo Spazio dehors riprende il disegno delle antiche strutture di colonnine di ghisa che sostenevano le tende parasole. Un sistema tecnico specifico, data la presenza della bora a Trieste, consente oltre alla sicurezza, l’inserimento di una doppia tenda interna che “arreda“ in modo più opportuno data l’eleganza del luogo e degli spazi sottostanti.
Un’ attenta illuminazione di grande suggestione enfatizza gli allestimenti dei tavoli. Poiché la norma non consentiva l’ancoraggio a terra della struttura sono stati zavorrati in cemento i grandi vasi di apparente funzione decorativa abbinati alle colonne.
Un’opera di ingegneria rilevante ha consentito la realizzazione di una piscina interrata sotto i saloni principali dell’albergo, compresa hamman, sauna, etc etc .. Tutte queste strutture sono immediatamente accessibile dalle stanze tramite ascensore. L’Ampliamento detto Vis a Vis ospita poco più di 20 stanze e suites tutte diverse una dall’altra,specificatamente disegnate,ed una hall copleta di piccola sala conferenze nonché di una galleria d’arte.
La ristrutturazione ha coinvolto,col trasferimento degli uffici, quattro livelli dell’edificio ottocentesco.
Gli spazi della hall erano gli antichi magazzini del mandracchio definiti da volte in pietra. Tali spazi sono stati collegati a quelli superiori da una scala realizzata in acciaio e vetro,lo stesso vetro che definisce interamente la torre dell’ascensore e riprende nel decoro le antiche cancellate in ferro del palazzo municipale.
Sono state usate nuovissime tecnologie impiantistiche, illuminotecniche, strutturali, di protezione alle alte maree ed un uso dei materiali naturali e specificatamente dedicati al confort acustico, estetico ma anche percettivo con esclusione di cartongessi e prodotti o sistemi di uso più commerciale.
Sono stati “inventati“ infatti nuovi prodotti come la pavimentazione di terrazzo alla veneziana in amalgama di resina elastica, posata su un pavimento riscaldante.
L’uso del vetro è una nota caratterizzante anche delle stanze dove lo si ritrova a definire gli ambienti dei bagni o le sole zone dei lavamani piuttosto che le cabine armadio. Il vetro è impiegato anche a risoluzione della pianta fissa e vincolata del palazzo e di spazi non ampissimi.
Il color burro e grigio perla della vernice ad alta resistenza prodotta da una nota casa di vernici locale, connotano sia gli spazi comuni che le stanze ed enfatizzano, attraverso la leggera riflettenza, uno studio attento dell’illuminazione indiretta.
La grande preferenza degli ospiti per questo albergo lo definisce a merito un “hotel Particulier”.